martedì 13 novembre 2007

Alcool & Sport by 98

BINOMIO VINCENTE ... a cura di XA

In una delle ultime uscite di Sport Week, il settimanale in uscita il sabato con la Gazzetta dello Sport, un “esperto”, o così a lui piace definirsi, per la precisione il Signor Enrico Arcelli, si interroga sul rapporto tra alcol e sport, sul loro stare bene o male assieme, e come per magia infrange quello che per noi del NOVANTOTTO è quasi uno stile di vita. Non daccordo con l’articolo del magazine della rosea, stiliamo di seguito le nostre critiche alle risposte del Sig. Arcelli sull’inchiesta di cui sopra, dicendo quello che per noi è corretto su tale argomento:

1. Si leggono molte opinioni contrastanti a proposito degli effetti del consumo abituale degli alcolici. In definitiva, fanno bene o fanno male?
Caro il mio Sig. Arcelli, mi spieghi cosa centra il discorso sulle stragi del sabato sera dovute all’alcol, in questo articolo che ha a che fare con l’attività sportiva. Capisco che tra i lettori ci possa essere anche qualche pilota professionista, ma penso che l’intelligenza di tali persone faccia si che nel loro sport il drink venga assolutamente dopo la gara, magari come coronamento ad una esaltante vittoria. Stesso discorso per le malattie dovute all’alcol. Non sarebbe meglio in tal caso di parlare di quelle nuotatrici cinesi a cui a forza di usare sostanze proibite è spuntato fuori un bel membro maschile? In quel caso non era meglio che queste ex donne si bucassero meno e ci dessero dentro con fiaschi e bottiglioni?


2.Gli alcolici fanno male anche in piccole quantità?
E’ vero. L’organismo smaltisce le piccole quantità di alcol quasi facilmente. Però questa non è la risposta alla domanda richiesta, illustre Sig. Arcelli. La risposta è: NO, non c’è niente di male a bere qualcosa prima di fare attività sportiva. Per fare un esempio un mio ex compagno di squadra prima di un incontro (per chi non lo sapesse io gioco a pallamano) si è bevuto la modica quantità di nove caffè corretti. Ebbene oltre ad essere bello attivo durante il match, ha trovato le energie per continuare a giocare nonostante uno scontro di gioco che gli ha causato una storta al ginocchio.



3. A quanto vino o birra oppure superalcolici corrispondono queste “piccole quantità”?
Ci risiamo. Ma che tipo è questo Arcelli? Adesso non so se costui ha la statura e conseguentemente la tenuta alcolica di un puffo. Noi atleti veneti siamo da sempre abituati a gestire le nostre capacità alcol-fisiologiche. E’ normale per noi che se uno è un’atleta di un gioco di contatto come il rugby o la stessa pallamano possa assumere qualche bicchiere in più in quanto molto probabilmente avrà un fisico più prestante rispetto ad un ginnasta. Di conseguenza queste piccole quantità variano a seconda dello sport praticato.



4. Ma gli alcolici non hanno alcun effetto positivo?
Ma che risposta è “il vino rosso è migliore”? La risposta va data con un semplice si o no! Per fortuna ci sono qui io per correggere questo falso moralista. La risposta esatta è SI, l’alcol per gli sportivi ha anche effetti positivi. Prendete per esempio la già citata storia del mio compagno capace di giocare con il ginocchio slogato, o ad esempio il grande Paul Gascoigne che dava il meglio di se dopo serate passate con amici ad ubriacarsi di birra.



5. Il vino rosso, dunque, va preferito a tutti gli altri alcolici?
Finalmente una risposta saggia. Il vino rosso va preferito a qualsiasi altro genere alcolico prima delle partite. Non a caso si dice che bere un buon bicchiere di rosso fa sangue ed aiuta la circolazione. Tuttavia noi del NOVANTOTTO consigliamo come bevanda energetica anche lo Spritz, bevanda divenuta un istituzione in Veneto, che poco per volta sta giungendo anche nel resto della penisola.



6. Soltanto nel vino ci sono queste sostanze così utili?
Ancora una volta il Sig. Arcelli risponde fuori tema. Stiamo parlando di bevande alcoliche e quindi perchè si mette a parlare di pomodori, curry e the verde? Come al solito tocca a me dare risposta corretta a tale domanda. Nel vino queste sostanze utili sono maggiormente concentrate, ma si trovano anche in altri prodotti tipicamente alcolici, come ad esempio sulla grappa. Bere un buon bicchierino prima di scendere sul terreno di gioco rende pimpanti almeno per tutta la prima frazione. Si consiglia quindi di berne un secondo durante l’intervallo.



7. Gli atleti possono bere d’abitudine vino o altri alcolici senza che la loro prestazione ne risenta?
Questa volta sembrerebbe una risposta corretta ma le prove che noi abbiamo tra le mani lo smentiscono dal momento che sappiamo cosa il Sig. Arcelli intende per quantità moderata. Un altro mio compagno di squadra, lavoratore nel campo vitivinicolo, per la precisione in una cantina sociale, per abitudine alle ore 10 del mattino ha già all’interno del suo corpo una quantità quantificabile in 7 bicchieri di vino ed indifferentemente dal colore di tale bevanda è sempre uno dei migliori in campo. A conclusione di ciò gli atleti possono tranquillamente bere vino od altri alcolici senza che la loro prestazione ne risenta.



8. Che effetto hanno gli alcolici in questi casi?
La risposta è contenuta nella risposta alla domanda precedente. Non c’è nessun particolare effetto. Anzi giocare e di conseguenza sudare aiuta a smaltire l’alcol depositato all’interno del giocatore, il quale a fine partita può, per esempio, dissetarsi maggiormente con una bella birretta fresca.



9. L’euforia data dall’alcol può aiutare a ottenere una prestazione migliore?
Dalla risposta data a questa domanda si capisce che il Sig. Arcelli non abbia mai praticato sport, perlomeno a livello agonistico. Le risposte dettagliate alle domande precedenti dimostrano, al contrario di quelle date dall’inviato di Sport Magazine, che le prestazione possono essere migliori. E soprattutto negli sport di contatto l’euforia causata dai fumi dell’alcol può portare vantaggi, togliendo per esempio la naturale paura di uno scontro di gioco con un avversario fisicamente più prestante.



10. Se si fa un’attività fisica al freddo, come per esempio quando si va a sciare, è utile bere degli alcolici, per esempio il classico punch?
Forse questa è l’unica risposta in cui il Sig. Arcelli potrebbe avere ragione. Purtroppo ancora una volta non è così. Al sottoscritto durante l’inverno capita ogni tanto di andare a farsi una discesa lungo le piste da sci. Negli ultimi anni sono aumentati i punti di ristoro lungo il tracciato delle piste e di conseguenza i punti dove possono essere servite bevande alcoliche come grappe, vin brulè e simili atte a scaldare lo sportivo di turno. Gli incidenti in questi casi avvengono nelle piste con minor chilometraggio, dove trovano spazio al massimo uno di questi locali. Se le piste fossero più lunghe ci sarebbero più punti di ristoro, più pause per l’abbeveraggio alcolico e di conseguenza si sarebbe più riposati e con meno incidenti in pista.



1 commento:

Anonimo ha detto...

Grande XA sei in tutti noi!!!!!